Reddito operaio cinese

Tratto dalla Homepage di blog.sina, una delle più diffuse piattaforme dei blogger cinesi, riporto abbastanza fedelmente come provocazione per gli italiani che leggeranno.

Bilancio di un comune operaio cinese, i cosidetti “min-gong”:

  • Reddito mensile: 770 Yuan (tasso di cambio 1€=10,22Yuan)
  • Affitto: 50 Yuan(quattro operai si dividono l’affitto di una stanza condivisa)
  • Spese condominiali:20 Yuan
  • Pasti al lavoro: 140 Yuan(1/colazione, 4/pranzo, quantità più che qualità)
  • Ortaggi: 7 Yuan(per cena, i quattro fanno spesa a turno e cucinano assieme)
  • Riso: 15 Yuan(mandarlo dal villaggio costerebbe più che comprarlo in città)
  • Cotidie: 30 Yuan(sale, olio, carta ecc.)
  • Sigarette: 21 Yuan(0,7 Yuan/pacchetto, 1 pacchetto al giorno)
  • Telefono: 17 Yuan(sono principalmente le telefonate a casa)
  • Spese spostamenti: 3 Yuan(di solito si sposta a piedi)
  • Mantenimento figlio: 200 Yuan(Studia alle superiori in Provincia)
  • Vestito per la moglie: 20 Yuan(acquistato alle bancarelle)
  • Mandare a casa: 150 Yuan(Da mettere a parte per gli studi universitari del figlio, si spera)
  • Per le cure materne: 50 Yuan(con tre fratelli divide le spese mediche dell’anziana)

Spese Impreviste:

  • Multa di 10 Yuan per attraversamento con il rosso, si era rovesciato il contenuto del fagotto che trasportava(i cinesi poco abbienti non riescono a permettersi borsoni o valige)
  • Altri 50, imbrogliato da un giovane mascalzone)

Il resto sarà tradotto se questo susciterà sufficiente interesse.

Il blog originale(in cinese).

7 pensieri su “Reddito operaio cinese

  1. non ho capito dove è la provocazione, ma a parte questo sembrerebbe che un operaio cinese fa fatica, come d’altronde anche un operaio italiano, ad arrivare a fine mese. Però la forbice tra l’operaio ed un colletto bianco in una grande città è molto più grande che in Italia, dove un impiegato di una grande azienda privata non guadagna alcune volte quello che prende un manovale edile.

  2. Marco, la provocazione non è certo rivolta a te che ben conosci la realtà cinese, bensì agli italiani che in Cina non hanno neanche messo il piede, mai! E cmq preferisco aspettare qualche altro commento(sperando che ne arrivino), per rivelarne la natura. P.S.: non credo che possare reggere il confronto manovale edile vs colletto bianco, in Italia un manovale edile può anche guadagnare molto di più di un giovane impiegato, i metri sono molto diversi, la Cina sta vivendo un inurbamento che l’Italia e l’Europa in generale ha conosciuto molto tempo prima.

  3. Eh, eh, io, quando ho tempo(quasi mai), mi diverto a fare tutto da me: l’idraulico, il cuoco, il meccanico, l’elettricista, ecc. P.S.: Marco, mi fai avere una mail dove posso contattarti? Ho una specie di idea per dare più visibilità a noi blogger che parliamo della Cina, e volevo parlartene, scivimi a hesichenCHIOCCIOLAgmail.com

  4. Ciao Sichen, ciao Marco, tutto quello che parla realisticamente di Cina può servire a migliorarne la comprensione e ridurre il pregiudizio. Sichen, ti riferisci all’idea diffusa in Italia che i cinesi vengano a rubare il lavoro e siano una tremenda minaccia? a me la Cina in certi momenti ha ricordato l’Italia degli anni Cinquanta che ho visto in foto o nei documentari: era tutto da fare ma tanti restavano indietro. Ti seguo Sabrina

  5. Penso che Marco Wong abbia ragione prima di tutto perchè mi sembrerebbe irrazionale poter fare delle reali e logiche comparazioni, in secondo luogo perchè i dati devono essere sempre contestualizzati.

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