Come viene riportato sull’edizione inglese della coreana Chonsun.com, i ministri della finanza-economia della Cina, della Corea e del Giappone si sono incontrati al 39esimo meeting annuale della Development Bank of Asia, con un importante punto di dibattito in agenda: l’organizzazione delle attività necessarie per la creazione della Moneta Unica Asiatica(l’ACU), da tempo acclamata e teorizzata dalle avanguardie economiche, non solo dei rispettivi governi ma anche delle grandi imprese private; per gli evidenti vantaggi logistici-economici che a lungo termine potrebbero scaturire da questa svolta storica. A quanto si evince dall’articolo sembra che i tre paesi si stiano decisamente dando da fare per istituire delle commisioni di ricerca e studio a favore dell’imponente progetto, rinnovandosi l’appuntamento per un Follow-up già entro la fine dell’anno corrente.
L’articolo è spunto di interessanti riflessioni, molte delle quali interconnesse vicendevolmente in uno scenario tutt’altro che nitido:
- Come muteranno gli equilibri geopolitici dell’Asia Pacifico?
- Come e quanto l’ACU accellerà il processo di integrazione economica asiatica?
- Quali saranno le conseguenze su scala planetaria dell’unione finanziaria di coloro che detengono la gran parte del Deficit Statunitense?
Mi piacerebbe ignorare e citare :“…ai posteri l’ardua sentenza!”, ma temo che i cambiamenti(e le conseguenze che ne deriveranno) saranno così repentini che non avrò il tempo materiale di ritirarmi nel sospirato otium della senilità.
Secondo me dal momento in cui si adotterà la moneta unica asiatica l’America si ritroverebbe per sempre in ginocchio e per non farlo tentera di tutto per fermare l’Asia a svilupparsi con nuove guerre. Ma chi avrà la peggio sarà l’America stessa. Tengo per l’Asia per la Cina soprattutto! Ciao